martedì 16 settembre 2008

DAL GAZZETTINO

Bassano
"Abbiamo voluto mandare un segnale forte e far capire a gran voce che quello della Siltal è un problema di tutto il Veneto". Spiega così le ragioni dell'incontro svoltosi ieri mattina a Vicenza, nella sede del Genio civile, il consigliere regionale del PD, Claudo Rizzato. Un incontro nel quale mondo sindacale e politico si sono confrontati sul difficile momento dell'azienda di via Trozzetti. Durato quasi due ore, il vertice ha visto la partecipazione di buona parte edi componenti della Commissione regionale Attività produttive, ad iniziare dal presidente Giuliana Fontanella. Con lei, anche gli altri consiglieri vicentini (oltre a Claudio Rizzato anche Mara Bizzotto e Giuseppe Berlato Sella), oltre al trevigiano Nicola Atalmi.
Al centro della discussione, la proposta, avanzata proprio da Rizzato, di istituire un fondo regionale di solidarietà per il pagamento degli arretrati e della cassa integrazione ai lavoratori bassanesi dell'azienda di refrigerazione. Compito della Commissione sarà ora proprio quello di verificare la fattibilità amministrativa di tale procedura, che vedrebbe la Regione vestire il ruolo di garante per l'anticipo del denaro agli operai.
Intanto, però, già da giovedì, il caso Siltal conoscerà un verdetto decisivo nell'incontro da tempo programmato al Ministero, tra parti sindacali, proprietà e commissari straordinari. Un incontro al quale la Regione ha già anticipato l'intenzione di prendere parte con un proprio rappresentante. Ma non basta: per far comprendere, come evidenziato dal consigliere Rizzato, che il problema Siltal è ormai un problema di tutto il Veneto, già oggi dagli uffici regionali partirà una lettera destitata alla proprietà per chiedere un incontro con i vertici aziendali e con i rappresentanti dell'associazione Industriali.Salvo miracoli questo tanto atteso incontro avrà luogo solo dopo il summit di giovedì a Roma, ma nelle intenzioni della commissione anche la semplice richiesta potrebbe servire a ribadire l'interesse della Regione per una soluzione positiva della questione.
Da parte loro i sindacati, per voce di Massimo Pantano della Fim Cisl, si sono detti soddisfatti dall'incontro ribadendo però la richiesta che il fondo di solidarietà, qualora istituito, non venga depositato nelle casse dell'azienda, ma direttamente nelle tasche dei lavoratori.
Intanto,pare che nelle ultime ore qualche euro sia finalmente entrato nei conti correnti dei dipendenti. Stando alle dichiarazioni dell'azienda, infatti, già venerdì sarebbe stato versato il 50\% degli stipendi di giugno e il 50\% dell'anticipo Irpef, ovvero cifre variabili fino ad un massimo di 600 euro, e mediamente vicine ai 100 euro per lavoratore.Ancora una volta, dunque, veramente decisivo potrà rivelarsi solamente l'incontro romano di giovedì, sul quale i sindacali esprimono fin d'ora numerose perplessità. "A questo punto - conclude Massimo Pantano - le ipotesi rimaste sono solo due: o a Roma l'azienda si presenta con i bonifici già pagati e con la ricapitalizzazione avviata, oppure saremo davvero arrivati all'anticamera del fallimento".
Barbara Todesco

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