LAVORO. Di fronte alle vane promesse della proprietà la Regione valuta un intervento Spiraglio per la Siltal
Venezia tende la mano La situazione dei dipendenti è molto grave e gli inglesi latitano.
Giovedì incontro al Ministero del lavoro
Vincenzo Pittureri Uno spiraglio di speranza, l’ennesimo a dire il vero. L’auspicio, però, è che stavolta non cali subito il buio sul cielo sopra la Siltal, alle prese con una crisi profonda che dura ormai da anni. Ieri mattina nella sede del Genio civile a Vicenza, si è tenuto l’annunciato incontro tra la Commissione lavoro della Regione, presieduta dalla forzista Giuliana Fontanella, ed i sindacati che stanno seguendo la vicenda. Al summit ha preso parte anche Mara Bizzotto, consigliera della Lega Nord che da subito ha monitorato la vertenza assieme ai colleghi Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella (PD) e Nicola Atalmi (PdCI). La situazione, in effetti, è molto più che inquietante. «Mediamente ci sono addetti dell’azienda che non ricevono uno stipendio da quasi 4 mesi - annota Gloria Berton per conto della Fiom-Cgil - senza contare che altri hanno ricevuto il contributo della cassa integrazione al 50% per luglio e la metà della mensilità di giugno. Poi più nulla, solo promesse non mantenute. Qui ci sono dipendenti che hanno famiglia e che non possono stare tutto questo tempo senza percepire quanto gli spetta. La Regione si è detta disponibile a studiare due soluzioni: venire incontro alle esigenze degli operai con un’erogazione particolare oppure adoperarsi per rintracciare nel tempo un’occupazione più stabile e sicura per il centinaio di dipendenti coinvolti in questa fase di enorme disagio». «Intanto - prosegue - prima di impegnarsi definitivamente, i vertici del governo regionale intendono incontrare la proprietà, nella persona di Gabrio Caraffini, per verificare l’affidabilità e la serietà di chi guida la Siltal, prima di varare qualsiasi fondo straordinario di solidarietà condiviso anche dall’assessore Elena Donazzan. La volontà c’è. Preoccupa inoltre la latitanza dell’acquirente inglese che, dopo i buoni propositi iniziali, si è fatto di nebbia». Nel frattempo, giovedì riunione al Ministero del lavoro a Roma per cercare una via d’uscita ad una faccenda sempre più allarmante. «È il secondo tavolo di trattativa in meno di due mesi nella capitale - rammenta Massimo Pantano della Fim-Cisl - può diventare quello cruciale e decisivo. Vediamo. Nel frattempo la sensibilizzazione delle autorità a tutti i livelli è un gran bel segnale». Chiusura firmata dalla Bizzotto. «Da mesi - ha detto l’esponente della Lega Nord - gli operai e le loro famiglie vengono presi in giro da promesse mai mantenute dalla proprietà. A causa di questo reiterato tradimento degli accordi, mi pare inopportuno che la questione venga discussa alla presenza degli stessi responsabili della ditta, chiamati ad assumersi davanti alle sedi istituzionali i loro impegni».
Vincenzo Pittureri Uno spiraglio di speranza, l’ennesimo a dire il vero. L’auspicio, però, è che stavolta non cali subito il buio sul cielo sopra la Siltal, alle prese con una crisi profonda che dura ormai da anni. Ieri mattina nella sede del Genio civile a Vicenza, si è tenuto l’annunciato incontro tra la Commissione lavoro della Regione, presieduta dalla forzista Giuliana Fontanella, ed i sindacati che stanno seguendo la vicenda. Al summit ha preso parte anche Mara Bizzotto, consigliera della Lega Nord che da subito ha monitorato la vertenza assieme ai colleghi Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella (PD) e Nicola Atalmi (PdCI). La situazione, in effetti, è molto più che inquietante. «Mediamente ci sono addetti dell’azienda che non ricevono uno stipendio da quasi 4 mesi - annota Gloria Berton per conto della Fiom-Cgil - senza contare che altri hanno ricevuto il contributo della cassa integrazione al 50% per luglio e la metà della mensilità di giugno. Poi più nulla, solo promesse non mantenute. Qui ci sono dipendenti che hanno famiglia e che non possono stare tutto questo tempo senza percepire quanto gli spetta. La Regione si è detta disponibile a studiare due soluzioni: venire incontro alle esigenze degli operai con un’erogazione particolare oppure adoperarsi per rintracciare nel tempo un’occupazione più stabile e sicura per il centinaio di dipendenti coinvolti in questa fase di enorme disagio». «Intanto - prosegue - prima di impegnarsi definitivamente, i vertici del governo regionale intendono incontrare la proprietà, nella persona di Gabrio Caraffini, per verificare l’affidabilità e la serietà di chi guida la Siltal, prima di varare qualsiasi fondo straordinario di solidarietà condiviso anche dall’assessore Elena Donazzan. La volontà c’è. Preoccupa inoltre la latitanza dell’acquirente inglese che, dopo i buoni propositi iniziali, si è fatto di nebbia». Nel frattempo, giovedì riunione al Ministero del lavoro a Roma per cercare una via d’uscita ad una faccenda sempre più allarmante. «È il secondo tavolo di trattativa in meno di due mesi nella capitale - rammenta Massimo Pantano della Fim-Cisl - può diventare quello cruciale e decisivo. Vediamo. Nel frattempo la sensibilizzazione delle autorità a tutti i livelli è un gran bel segnale». Chiusura firmata dalla Bizzotto. «Da mesi - ha detto l’esponente della Lega Nord - gli operai e le loro famiglie vengono presi in giro da promesse mai mantenute dalla proprietà. A causa di questo reiterato tradimento degli accordi, mi pare inopportuno che la questione venga discussa alla presenza degli stessi responsabili della ditta, chiamati ad assumersi davanti alle sedi istituzionali i loro impegni».
1 commento:
Tutti bravi a parlare ma a fatti fanno tutti schifo.
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