martedì 16 settembre 2008

DAL GIORNALE DI VICENZA


LAVORO. Di fronte alle vane promesse della proprietà la Regione valuta un intervento Spiraglio per la Siltal
Venezia tende la mano La situazione dei dipendenti è molto grave e gli inglesi latitano.
Giovedì incontro al Ministero del lavoro

Vincenzo Pittureri Uno spiraglio di speranza, l’ennesimo a dire il vero. L’auspicio, però, è che stavolta non cali subito il buio sul cielo sopra la Siltal, alle prese con una crisi profonda che dura ormai da anni. Ieri mattina nella sede del Genio civile a Vicenza, si è tenuto l’annunciato incontro tra la Commissione lavoro della Regione, presieduta dalla forzista Giuliana Fontanella, ed i sindacati che stanno seguendo la vicenda. Al summit ha preso parte anche Mara Bizzotto, consigliera della Lega Nord che da subito ha monitorato la vertenza assieme ai colleghi Claudio Rizzato e Giuseppe Berlato Sella (PD) e Nicola Atalmi (PdCI). La situazione, in effetti, è molto più che inquietante. «Mediamente ci sono addetti dell’azienda che non ricevono uno stipendio da quasi 4 mesi - annota Gloria Berton per conto della Fiom-Cgil - senza contare che altri hanno ricevuto il contributo della cassa integrazione al 50% per luglio e la metà della mensilità di giugno. Poi più nulla, solo promesse non mantenute. Qui ci sono dipendenti che hanno famiglia e che non possono stare tutto questo tempo senza percepire quanto gli spetta. La Regione si è detta disponibile a studiare due soluzioni: venire incontro alle esigenze degli operai con un’erogazione particolare oppure adoperarsi per rintracciare nel tempo un’occupazione più stabile e sicura per il centinaio di dipendenti coinvolti in questa fase di enorme disagio». «Intanto - prosegue - prima di impegnarsi definitivamente, i vertici del governo regionale intendono incontrare la proprietà, nella persona di Gabrio Caraffini, per verificare l’affidabilità e la serietà di chi guida la Siltal, prima di varare qualsiasi fondo straordinario di solidarietà condiviso anche dall’assessore Elena Donazzan. La volontà c’è. Preoccupa inoltre la latitanza dell’acquirente inglese che, dopo i buoni propositi iniziali, si è fatto di nebbia». Nel frattempo, giovedì riunione al Ministero del lavoro a Roma per cercare una via d’uscita ad una faccenda sempre più allarmante. «È il secondo tavolo di trattativa in meno di due mesi nella capitale - rammenta Massimo Pantano della Fim-Cisl - può diventare quello cruciale e decisivo. Vediamo. Nel frattempo la sensibilizzazione delle autorità a tutti i livelli è un gran bel segnale». Chiusura firmata dalla Bizzotto. «Da mesi - ha detto l’esponente della Lega Nord - gli operai e le loro famiglie vengono presi in giro da promesse mai mantenute dalla proprietà. A causa di questo reiterato tradimento degli accordi, mi pare inopportuno che la questione venga discussa alla presenza degli stessi responsabili della ditta, chiamati ad assumersi davanti alle sedi istituzionali i loro impegni».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutti bravi a parlare ma a fatti fanno tutti schifo.